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venerdì 3 settembre 2010

Se fossi papa andrei a vivere in Africa

Oggi (3 settembre 2010) il Corriere della Sera pubblica un'intera pagina con l'intervento di Don Luigi Verzè (la cui versione completa sarà pubblicata sulla rivista bimestrale Kos), dal titolo "Se io fossi papa andrei a vivere in Africa".
Premesso che da non credente non mi azzardo in analisi sul suo intervento (che lascio ovviamente a chi crede e a chi conosce e vive la religione cattolica), mi preme perà sottolineare alcuni passaggi che parlano di Africa.
Don Verzè premette che si tratta di una suggestione "non solo astratta, ma assurda". Sono sicuro che (non certo per le questioni africane) qualche polemica sarà innescata da questo suo intervento.
Nel dire che "anzichè fare visite lampo con costose comparse oceaniche, mi fermerei nei cinque continenti qualche mese, magari qualche anno, per capire la gente....", " Permarrei soprattutto in Africa perchè sono convinto che da là ripartirà la salvezza per tutto il mondo. Non vorrei con me nessun dignitario, nè cardinali, ma truppe di medici, truppe di infermieri e volontari".
Il perchè , Don Verzè lo motiva poco dopo, quando aggiunge"....l'Africa ha pagato per i peccati di tutta l'umanità, quelli dei cristiani, suoi secolari oppressori, Africa continente ed Africa in tutti i continenti dove i neri, a spese della loro dignità, hanno creato ricchezze per i ricchi"

Vi è anche un'altro passaggio sull'Africa, quando Don Verzè scrive "Mai sgriderei i vescovi e i sacerdoti se si sposassero. Manco proibirei la pillola anticoncezionale. L'Africa sa già quant'è orrendo l'aborto"

Don Verzè non risparmia critiche, anche severe, all'operato della Chiesa e su tutti i fronti. Sull'Africa, nel segnare una forte responsabilità su ciò che fino ad oggi è stato fatto, apre anche ad una speranza per il futuro, che da qualsiasi parte si guarda (si può condividere come no) pone l'Africa al centro di un processo di salvezza per l'uomo.
Certo alla fine - come è nel suo stile - avverte, ritornando alla realtà, : "chi mi legge, il resto se lo immagini, ma non ci speri, perchè papa non lo sarò mai".



Don Verzè, nato nella provincia di Verona nel 1920 (oggi novantenne). E' conosciuto per essere il fondatore dell'Ospedale San Raffaele di Milano, nonchè per i suoi rapporti con i Servizi Segreti, per le accuse di corruzione (fu anche condannato nel 1976) e per le sue posizioni "contro" (e in aperto contrasto con la Chiesa) su alcuni temi come il divorzio e l'eutanasia.

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