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domenica 12 giugno 2011

In ricordo di Albertina Sisulu

Il 2 giugno scorso, nel silenzio (per lo meno da noi) si è spenta, a quasi 93 anni, Albertina Nontisikelelo Sisulu, attivista sudafricana anti-apartheid e vedova di Walter Sisulu. Nata nel 1918, studia come infermiera e ostetrica e nel 1941 conosce Walter Sisulu, già giovane leader politico (dal 1949 al 1954 sarà segreteraio generale dell'ANC), che sposa nel 1944. I due, che sono stati sposati per 59 anni (fino alla morte di Walter, avvenuta nel 2003), hanno avuto 5 figli.
Inizialmente disinteressata alla politica, entra nel 1955 nella Lega delle Donne dell'African National Congress, nel 1956 sarà anche imprigionata (fu la prima donna arrestata a causa delle leggi razziali) per una protesta contro il sistema educativo razziale voluto dal governo sudafricano.
Da allora fu imprigionata più volte per le sue attività (il marito fu detenuto per 26 anni assieme a Nelson Mandela, dal 1963 al 1989).
Per oltre 50 anni Albertina, che ha sempre abitato a Soweto, fu molto attiva con la fondazione che porta il suo nome che si occupava dell'educazione dei bambini e della salute degli anziani. Il suo grande lavoro sociale, a favore della comunità nera è stato riconosciuto nel mondo intero.Inserisci link
Il marito fu liberato nell'ottobre 1989, pochi mesi prima della liberazione, l'11 febbraio 1990 di Nelson Mandela.
Albertina, nel 1986 ricevette la cittadinanza onoraria a Reggio Emilia.
Nel 1994 fu deputata nel peirmo Parlamento democratico del Sudafrica, lo lasciò alla fine del mandato nel 1998.
L'amico fraterno Nelson Mandela, per la forte commozione, date anche le sue condizioni di salute, non è intervenuto ai funerali di Albertina, affidando alla attuale compagna, Graca Machel, un sofferto discorso di saluto alla compagna di lotta.
La figura di Albertina è tra quelle che per impegno, sacrificio e forza nobilitano lo straordinario operato delle donne africane e valorizzano quegli ideali di libertà ed eguaglianza, per cui uomini e donne di ogni parte del pianeta hanno sacrificato la propria vita.
Il mondo intero non può che essere grato ad Albertina per la sua vita spesa per un Sudafrica, per un Africa e per un mondo migliore, un esempio di nobililtà e dedizione. Riposa in pace, guerriera.

1 commento:

rossorosso ha detto...

Sempre interessante....Ciao!

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