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martedì 8 maggio 2012

L'Africa ai Giochi Olimpici - prima parte

I Giochi della XXX° Olimpiade sono oramai alle porte. A Londra, città designata, per la terza volta nella storia dei giochi, ad ospitare il più importante evento sportivo planetario, tutto e' pronto sotto i riflettori, attenti e giudicanti, del mondo intero. Il 27 luglio con la cerimonia d'apertura - che secondo i dettami del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) sarà più sobria - e meno costosa - delle passate edizioni, si apriranno ufficialmente i 30° giochi dell'era moderna (in realtà tre edizioni, la sesta, la dodicesima e la tredicesima, non si sono mai disputate a causa delle due guerre mondiali). A dire il vero, il torneo di calcio olimpico comincerà già il 25 luglio, anticipando nei fatti l'apertura ufficiale dei giochi. Fino al 12 agosto, oltre 200 tra nazioni e territori, si sfideranno nelle 32 discipline olimpiche. Poco dopo, il 29 agosto, e fino al 9 settembre, si terranno anche i XIV° Giochi Paralimpici.
Sancara, che seguirà i giochi in "chiave africana", preparerà alcuni post di avvicinamento alle Olimpiadi, cercando di raccontare la storia dell'Africa alle Olimpiadi. Africa che, a dispetto dell'universalità dei giochi, non ne ha ancora ospitato un'edizione (nel 2016 i Giochi saranno ospitati per la prima volta nel continente Sud Americano, a Rio de Jainero). 

Abebe Bikila alle Olimpiadi di Roma
L'Africa paga lo scotto di essere un continente giovane, per cui, ad eccezione di alcune nazioni, la partecipazione  ai Giochi Olimpici avviene a partire dagli anni '60.
Il paese africano che ha partecipato a più giochi è l'Egitto, presente 20 volte a partire dal 1912, seguito dal Sudafrica che ha partecipato 17 volte, la prima nel 1904 (sebbene fino al 1960 partecipavano solo atleti bianchi, mentre dal 1964 al 1988 il Sudafrica fu escluso dai giochi per la sua politica di apartheid), al terzo posto, e prima Nazione sub-sahariana è la Nigeria, che ha partecipato 14 volte, la prima nel 1952. Dietro di loro l'Uganda con 13 presenze, la prima delle quali nel 1956. Seguono poi sei nazioni con 12 partecipazioni (Ghana, Kenya, Marocco, Tunisia, Senegal e Camerun).
Per avere un metro di paragone l'Italia ha partecipato a 25 edizioni a partire dal 1896, assente solo all'edizione del 1904.
L'ultimo paese africano ad essere entrato nel club olimpico è l'Eritrea i cui atleti hanno partecipato alla prima Olimpiade nel 2000 a Sydney.
Dei 54 stati africani solo il neonato Sud Sudan, per ovvie ragioni, non ha ancora partecipato a nessuna olimpiade.

L'Africa fu protagonista anche del primo importante boicottaggio olimpico della storia. Vi era stato un timido tentativo durante i Giochi Olimpici di Berlino del 1936, quelli sotto la bandiera nazista, naufragato però nel segno della real politik. Nel 1976, pochi mesi prima delle Olimpiadi di Montreal, i paesi africani protestarono contro la Nuova Zelanda, rea di aver partecipato con la nazionale di rugby, i mitici all blacks, ad una tournè in terra Sudafricana. Il Sudafrica era stata, dal 1964, esclusa dal movimento olimpico e da tutte le competizioni internazionali per le sue politiche di apartheid. I Paesi africani chiesero l'esclusione dai Giochi della Nuova Zelanda, cosa che non avvenne. Così tutte le nazioni africane, ad eccezione della Costa d'Avorio, Tunisia e Senegal non si presentarono ai giochi. In realtà, Egitto, Camerun e Marocco sfilarono nella cerimonia di apertura e si ritirarono il giorno dopo, mentre lo Zaire sostenne di non aver gareggiato per motivi economici e non politici. Anche Iraq e Guyana aderirono al boicottaggio africano.
Alle Olimpiadi succesive, quelle di Mosca 1980, vi fu il boicottaggio chiamato dagli Stati Uniti, contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan, avvenuta nel dicembre 1979. Molti paesi africani aderirono al boicottaggio americano. Non parteciparono infatti l'Alto Volta (divenuto poi Burkina Faso), il Ciad, il Centrafrica, la Costa d'Avorio, l'Egitto, il Gabon, il Ghana, il Kenya, il Marocco, il Malawi, il Niger, il Togo, la Tunisia, la Somalia, lo Swaziland, il Sudan e lo Zaire (che comunque addusse motivi economici).
Nel 1984 le Olimpiadi si svolsero per a Los Angeles e l'Unione Sovietica, adducendo motivi di sicurezza, chiese ai suoi alleati di boicottare i giochi. Alcuni paesi africani risposero all'appello, così Etiopia, Angola e Burkina Faso non parteciparono ai giochil, mentre la Libia non partecipando addusse altri motivi politici. Del blocco sovietico parteciparano invece la Romania e la Cina.
La stagione dei grandi boicottaggi si chiuse grazie all'opera distensiva che culminò nell'Organizzazione dei Goodwill Games che si svolsero a Mosca nel 1986 a cui parteciparono oltre alle due superpotenze anche altre 77 nazioni, tra cui alcune africane. Si era oramai capito che il boicottaggio sportivo non spostava di una virgola le situazioni: l'apartheid durò poi in Sudafrica fino al 1990, mentre l'Unione Sovietica restò in Afghanistan per molti anni ancora.

L'etiope Tirunesh Dibada, due ori a Pechino
Sebbene l'atletica leggera (sport con il maggior numero di partecipanti assoluti alle olimpiadi, oltre 19.000 mila) sia lo sport in cui l'Africa è stata più rappresentata alle Olimpiadi (seguita dal pugilato), i paesi africani hanno partecipato a tutte le discipline sportive dell'attuale programma olimpico. Per quanto riguarda l'Africa Sub-Sahariana vi è da notare che il trampolino elastico è l'unica disciplina in cui non è stato mai iscritto un atleta africano (del resto sono solo 22 i paesi del mondo che hanno schierato almeno un atleta nel trampolino).

Il Kenya, con 75 medaglie conquistate (di cui 22 di oro), guida la classifica delle medaglie conquistate dall'Africa (più o meno al 30° posto tra le nazioni del mondo), seguito dal Sudafrica con 70 (20 di oro), dall'Etiopia con 38 (18 di oro), dall'Egitto con 24 e dalla Nigeria con 23.
Un medagliere abbastanza scarno - l'Africa complessivamente ha conquistato 313 medaglie (di cui 91 di oro), mentre la sola Italia, sempre per fare un paragone, ne ha conquistate 522 di cui 191 di oro. Però se guardiamo ai dati dell'ultima Olimpiade, quella di Pechino 2008, scopriamo che il Kenya è la 13° potenza sportiva mondiale con 14 medaglie, di cui 6 di oro, mentre l'Etiopia è in 18° posizione con 7 medaglie, di cui 4 di oro. L'Italia, 9° nel mondo a Pechino, ha ottenuto 27 medaglie di cui 8 di oro.

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