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giovedì 9 ottobre 2014

9 ottobre 1962, l'indipendenza dell'Uganda

Il 9 ottobre 1962 l'Uganda diventò uno stato indipendente. Il paese, abitato fin dall'antichità dai pigmei Twa (che furono scacciati di popoli bantu), era stato culla di importanti regni, tra cui il più conosciuto e importante era quello Buganda (sorto nel XV secolo e ancora oggi esistente), da cui il paese prende il nome.
Il colonialismo europeo giunse nell'area intorno al 1860, prima con viaggiatori ed esploratori, poi con missionari (protestanti e cattolici) e infine, nel 1894 il paese divenne protettorato britannico.
L'importanza strategica dell'Uganda era legata alla coltivazione di cotone e caffè.

Durante il periodo che anticipò l'indipendenza il paese - che pur non conteneva forti spinte indipendentiste come i vicini Kenya e Tanganica - fu diviso tra i sostenitori del re (kabaka) buganda Mutesa II ( i cui sostenitori fondarono il partito Kabaya Yekka) e il partito politico emergente, l'Uganda People's Congress, guidato da Milton Obote, i quali si allearono nelle elezioni del 1962, ottenendo la maggioranza contro il Partito Democratico.

All'atto di indipendenza, il re Mutesa II assunse la Presidenza, mentre Milton Obote divenne primo ministro.
L'allenza durò poco, perché nella tarda primavera del 1966, il rapporto tra il re del Buganda e Milton Obote si ruppe. Obote si autoproclamò Presidente, facendo votare al Parlamento una nuova Carta Costituzionale e incaricò il capo di stato maggiore, Idi Amin Dada, di assediare il Palazzo Reale. Il Re fuggì in esilio nel Regno Unito. 
La storia dell'Uganda e il suo processo democratico finiva definitivamente il 25 gennaio 1971, quando Idi Amin Dada con un colpo di stato assunse il potere (aiutato dagli occidentali timorosi dello spostamento a sinistra della politica di Obote) e mise in opera una delle pìù feroci dittature africane (1971-1979).
Per la cronaca, nel 1980, dopo la caduta di Amin, Milton Obote ritornò al potere fino al 17 luglio 1985 quando fu destitito da un colpo di stato che fu seguito, pochi mesi dopo, da un altro golpe guidato da Yoweni Museveni, che ancora oggi regge l'Uganda.

Il Regno del Buganda, ancora esistente (il re potè rientrare nel 1993), convive con altalenanti rapporti, nell'odierna Uganda e rappresenta il più grande dei regni tradizionali ancora esistenti.

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