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lunedì 7 maggio 2012

Licaone, il nomade della savana

Licaone, da National Geographic (foto Chris Jahns)
Il Licaone (Lycaon pictus), che gli inglesi chiamano African Wild Dog (cane selvatico africano), è un animale della famiglia dei Canidi che assomiglia molto ad una iena (infatti i tedeschi lo chiamano cane-iena). Il nome ricorda una figura mitologica greca, re di Arcadia, trasformato da Zeus in una sorta di licantropo, appunto Licaone. E' una specie ritenuta dall'IUCN minacciata di estinzione (dal 1990), poichè la sua popolazione continua a decrescere (oggi si stima che in tutta l'Africa viva un numero variabile tra i 3000 e 5500 esemplari di Licaone). Una delle caratteristiche del Licaone e l'emanazione di un forte odore di muschio. Vivono soprattutto in Africa Sud-Orientale, in tutti gli ambienti che non siano il deserto e la foresta fitta. Dall'Africa Occidentale oramai il Licaone è quasi sparito. Il Licaone è stato oggetto di approfonditi studi a causa della sua vita sociale, di branco. Una organizzazione di gruppo della caccia, che ne fanno una macchina perfetta da preda, capace di tenere testa a qualsiasi animale. Ma, la cooperazione e l'altruismo dei licaoni, sono un esempio di grande importanza nel mondo animale.
Habitat del Licaone (da Wikipedia)
La minaccia di estinzione per i licaoni avviene essenzialmente per due motivi: il primo è il conflitto con l'uomo, poichè la convivenza - fuori dalla aree protette - tra l'uomo e questi animali è molto difficile. Gli agricoltori e gli allevatori li uccidono temendo per il loro bestiame. La seconda causa per cui la popolazione diminuisce drasticamente è quella legata alle malattie infettive, poichè vivendo il licaone in piccoli gruppi, il rischio che una epidemia (in particolare cimurro e rabbia) distrugga completamente i residenti in quell'area è molto alto. Per fortuna il licaone non ha, per l'uomo, nessun interesse commerciale.

I luoghi dove oggi possono essere osservati i licaoni son il Selous Game Reserve in Tanzania, dove si stimano vivano circa 880 esemplari; il Mana Pools National Park in Zimbabwe, il South Luangwa Nationa Park in Zambia e il Kruger National Park in Sudafrica.
Nell'Africa Occidentale sono visibili esemplari (50-100 residenti) solo al Niokolo Koko National Park in Senegal.

Nel mondo si stima che vivono circa altri 500 esemplari di Licaone, sparsi in 55 zoo e alcune riserve private.

Foto da National Geographic
Tra i primi a studiare, e soprattutto a filmare i Licaone fu il barone Hugo Van Lawick (fotografo e regista naturalista, nato in Indonesia, ma di origini olandesi, morto nel 2002) nel Parco del Serengeti in Tanzania. Al tempo egli era il marito della primatologa Jane Goodall (che abbiamo conosciuto nel post dedicato agli Scimpanzè) con cui ha scritto anche un libro dedicato ai Licaoni, tradotto in italiano come Assassini Innocenti (Rizzoli, 1973). Lawick, nel 1975, ha scritto anche un romanzo intitolato Solo (Rizzoli, 1975), sulla storia di un piccolo di licaone.

Per gli appofondimenti necessari ecco il sito dell'African Wild Dog Consevancy, uno dei più importanti progetti di studio e conservazione del Licaone, con sede in Kenya.

Ecco la scheda della RedList dell'IUCN
Ecco alcune foto di Licaoni da ARKive


Vedi la pagina di Sancara sugli Animali d'Africa






1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, ne ho visto uno, e fotografato, nel parco del gorongoro, all' esterno del cratere, era solo e in difficoltà perchè cacciava solo

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