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giovedì 21 febbraio 2013

Elefante africano, il più grande mammifero terrestre

elefante africano
L'elefante è il mammifero terrestre più grande del mondo. Può arrivare ad oltre 6 metri di lunghezza, a quasi tre metri e mezzo di altezza e pesare oltre 5000 chilogrammi. Si racconta di un esemplare in Angola negli anni '50 che pesava 10.000 chilogrammi e superava i 4 metri di altezza al garrese.
L'elefante è anche un simbolo del mondo animale. La sua stazza, la sua pelle, i suoi movimenti e le sue orecchie hanno affascinato generazioni di individui ed ispirato racconti, arte e cinema.
L'elefante oggi vive, con tre diverse specie una in Asia (Elephas maximus) e due in Africa. L'elefante africano (Loxodonta africana) e l'elefante africano delle foreste (Loxodonta cyclotis), questo ultimo fino a poco fa ritenuta una sottospecie, sono i due abitanti del continente africano. Vi era anche un'altra specie, l'elefante nordafricano, ritenuto estinto nel I-II secolo.
Dei grandi proboscidati che occupavano il mondo antico (da 5 milioni di anni) l'elefante è l'unico sopravvissuto all'estinzione. 
E' un'animale che può vivere anche 80 anni (sebbene la media sia tra i 40 e 70), con una grande memoria e capace di avere zanne (che altro non sono che i denti incisivi) di grandi dimensione.
L'elefante è l'unico animale in cui sono stati descritti dei "riti funebri" quando muore un esemplare del branco. Un atteggiamento - fatto di segnali sonori e di copertura del cadavere - che non appartiene a nessuna altra specie animale.
habitat dell'elefante africano, da wikipedia
Oggi gli elefanti vivono, sebbene con densità diverse, in 37 stati dell'Africa sub-sahariana e il loro numero, in leggera crescita, arriva ad un numero compreso tra i 500 e i 700 mila esemplari. 
L'elefante vive, in branchi,  nelle savane alberate.
L'elefante africano, stando alla classificazione del IUCN (il maggior organismo mondiale per la conservazione della natura) è classificato come vulnerabile (per un breve periodo nel 1996 fu inserito nella lista degli animali in pericolo di estinzione), mentre l'elefante africano della foreste è ritenuto esemplare minacciato di estinzione.

Sono molti i programmi di conservazione e tutela degli elefanti. Tra i tanti segnalo SOS Elephants, molto attiva nella conservazione degli habitat degli elefanti africani.

Naturalmente sono tantissimi gli elefanti che vivono negli zoo, nelle collezioni private e nei circhi in giro per il mondo, per la loro capacità di essere addestrati (soprattutto quelli asiatici) e per il fatto che rappresentano sempre un'attrattiva di grande richiamo. 

foto National Geographic
La causa del rischio di estinzione degli elefanti africani ha un solo nome: l'uomo. Infatti, al fine di usare le zanne (avorio) i bracconieri compiono delle vere e proprie stragi (l'ultima riportata in ordine cronologico è quella in Cameroun). Sancara in un vecchio post (Il business degli elefanti) aveva già parlato di questa terribile mattanza. I bracconieri - in violazione di tutte le norme - si introducono nelle aree dei parchi, dove sobno presenti grandi numeri di elefanti e compiono delle vere e proprie stragi. Gli elefanti vengono uccisi e spesso le zanne (una zanna può pesare anche 15 chili e può valere anche 6500 euro al chilo) vengono estirpate quando ancora sono agonizzanti. 
Ma l'uomo è una razza superiore.

Ecco la scheda della Red List dell'IUCN
Alcune foto dal sito ArKive
L'elefante nel sito WWF Italia 

Vai alla pagina di Sancara sugli Animali africani


3 commenti:

Anonimo ha detto...

E che dire? Quale male di questo mondo non è causato dall'uomo?

Gianfranco Della Valle ha detto...

Hai ragione è forse troppo semplice dire che la causa è l'uomo. Però è altrettanto vero che non tutti gli uomini sono uguali.
Grazie per il commento
Gianfranco, Sancara

Anonimo ha detto...
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