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martedì 8 gennaio 2013

Canto polifonico dei pigmei Aka

dal sito UNESCO
I pigmei Aka, sono un gruppo semi-nomade, strettamente correlato con i Baka, che vive nelle foreste della Repubblica Centrafricana.
I pigmei Aka - considerati uno dei popoli più antichi dell'area - sono conosciuti per il loro canto polifonico, altamente elaborato, che appartiene alla tradizione di questo popolo, che ancora oggi vive nelle fitte foreste tropicali. Come per molti popoli africani il canto, la musica e la danza, appartengono alla loro storia ed accompagnano ogni giorno il semplice trascorrere della vita. Nel caso dei pigmei Aka, il canto è parte integrante di un sistema che comprende il ciclo della vita, la caccia e i riti di iniziazione. Si canta e si suona in occasione di un matrimonio o di un funerale o quando si costruisce un nuovo villaggio o ci si appresta ad una battuta di caccia.
Il canto dei pigmei Aka è intimamente correlato con la struttura organizzativa della società Aka (su questo è stato importante il lavoro dell'antropologo e musicista irlandese John Blacking), che si compone di piccoli gruppi (massimo 30-40 individui) che sono legati ad un'unica famiglia e che non riconoscono nessuna gerarchia se non quella del "capo famiglia" anziano.
Nel 2008 (di fatto sancito nel 2003) il canto è stato iscritto tra i Patrimoni Immateriali dell'Umanità dell'UNESCO per la sua straordinaria unicità e complessità. Oggi vi è una grande attenzione sulla ricerca e sulla raccolta di documentazioni relativa al canto polifonico, così come si tenta in tutti i modi di far sopravvivere questa straordinaria capacità del popolo Aka, pur a fronte del fatto che è la stessa esistenza del popolo Aka ad essere in discussione.



Il canto si svolge accompagnato da alcuni semplici strumenti della tradizione (non dimentichiamo che si tratta di un popolo che si sposta) come i tamburi (enzeko), delle semplici arpe curve (geedale-bogongo) o degli archi a una corda (mbela). Le danze sono di varie tipologie, alcune ballate dai soli uomini, altre da coppie e altre ancora solo dalle donne. Il ritmo è scandito anche dal battere delle mani. I bambini vengono, fin da molto piccoli, coinvolti nei canti e nelle danze.

A studiare e a far conoscere il canto polifonico fu l'etnomusicista francese Simha Arom, sicuramente il massimo esperto di questa musica, che ha avuto il  merito di diffondere questo canto raccogliendo alcune incisioni in loco e di portare in una tournèe in Europa un gruppo di pigmei Aka (furono in Italia, a Torino, per la prima volta nel 1997).

Vai all pagina di Sancara sui Patrimoni Immateriali dell'Africa

Sul sito di Luis Devin (ricercatore e autore del libro La foresta di ha), Pigmei.it, è possibile trovare molte informazioni sugli Aka, sul canto e sugli strumenti, oltre che numerose immagini.

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