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martedì 11 giugno 2013

Sankè mon, il rito della pesca collettiva

dal sito dell'UNESCO
Il rito della pesca collettiva (Sankè Mon o a volte scritto Sankemon) si svolge nella città di  San, nella regione del Segou in Mali, ogni secondo giovedì del settimo mese lunare. Il suo scopo è celebrare la nascita della città.
Il rito della pesca (si tiene nella laguna prodotta dal fiume Bani, tributario del Niger), dura per oltre 15 ore ed è svolto con migliaia di reti a maglia sottile: E' preceduto dal sacrificio, agli spiriti della pesca, di animali (pecore e galli) che vengono poi mangiati durante i festeggiamenti successivi. Danze mascherate nella piazza cittadina chiudono poi le cerimonie.  Il rito si svolge senza soluzioni di continuità dal XV secolo e rischiava di scomparire. Nel 2009 l'UNESCO l'ha inscritto tra i Patrimoni Intangibili dell'Umanità allo scopo di tutelare un bene, culturale e spirituale, che appartiene alla storia e all'identità del Mali. Nel 2010 fu anche lanciato un appello internazionale per salvare questo rito.
foto dal sito dell'UNESCO
Tra le azioni intraprese dall'UNESCO oltre a quella della documentazione e della trasmissione delle conoscenze orali che si tramandano da generazioni e generazioni, vi è quello di coinvolgere le giovani generazioni affinchè tali pratiche siano custodite e trasmesse al futuro.

Quello delle pesca collettiva è un rito, che con caratteristiche diverse, si celebra anche tra  altre etnie del Mali, come i Dogan e i Bambara.

Ecco il link di un video sul Sankè Mon, dal sito dell'UNESCO

Vai alla pagina di Sancara sui Patrimoni Immateriali dell'Umanità in Africa.

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