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lunedì 20 ottobre 2014

Qat, la droga del Corno d'Africa

Il Qat (o Khat) è un arbusto (alto 1-3 metri) originario del Corno d'Africa (probabilmente l'Etiopia) le cui foglie vengono masticate per gli effetti eccitanti, in Etiopia, Somalia, Sudan, Eritrea, Kenya, Ruanda e Zambia, oltre che nella penisola araba (Yemen e Arabia Saudita in particolare).
Il suo nome scientifico è Catha edulis ed il suo uso è descritto fin dal XIV secolo. Gli alcaloidi contenuti nelle foglie fresche (cathina e cathionone) hanno un effetto psicotropo descritto come simile all'anfetamine (seppure ridotto nella sua intensità) che essenzialmente si traduce in aumento dell'euforia e dell'eccitamento e nella diminuzione del senso della fatica, del dolore, della stanchezza e della fame.
I principi attivi sono massimi entro 48 ore dalla raccolta delle foglie e degradano in modo quasi definitivo dopo 3-4 giorni dalla raccolta. Questo è il principale motivo della scarsa (per ora) diffusione di questa droga nelle società europee. Sebbene oggi per giungere nelle capitali europee, dai campi, possono trascorrere solo 16 ore, il grosso del commercio rimane nel Corno d'Africa.
L'uso del qat ha risvestito e riveste una grande funzione sociale. Il suo uso ha aiutato poeti e scrittori ad ispirarsi e religiosi e devoti ad unirsi al divino. E' poi divenuto un consumo indispensabile durante il lungo e duro lavoro nei campi. Ancora oggi, sebbene le situazioni siano cambiate di molto, i masticatori di qat (quasi tutti maschi, sebbene siano le donne a venderla nie mercati), il cui bolo viene tenuto in bocca per lungo tempo e infine sputato, si radunano in gruppi e condividono l'esperienza di euforia.
Da un punto di vista strettamente economico il qat ha avuto un vero e proprio boom negli anni '90, quando al calare del prezzo del caffè (coltivato sugli altopiani etiopici) i coltivatori hanno optato per la più preziosa Catha edulis (viene pagata di più, ha minor bisogno di acqua e necessita di minor lavoro). Oggi è la maggior produzione agricola dell'Etiopia, in concorrenza nel mercato delle esportazioni con il caffè.
Come avviene in tutte queste storie sono le organizzazioni criminali che si sono impadronite del mercato verso l'esterno del Paese e che ne ricavano i grandi guadagni.
Nel 1980 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito le foglie della Catha edulis nella lista delle sostanze stupefacenti.

L'uso di questa pianta ha così superato le barriere della ritualità e delle tradizioni, per approdare nella melma, svestita di ogni legame con il passato, del mercato delle droghe e dei suoi grandi guadagni.

Ecco il link ad un'inchiesta svolta da Repubblica nel 2013

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