sabato 25 settembre 2010

Cinema: La battaglia di Algeri (1966)

La battaglia di Algeri è l'opera più nota , uscita nel 1966, del regista toscano Gillo Pontecorvo, da un soggetto dello stesso Pontecorvo e di Franco Solinas.
Un film neorealista, in bianco e nero, asciutto e con uno stile quasi documentarista, che drammatizza una delle lotte anti-coloniali più sanguinose del XX secolo: la ribellione algerina, iniziata nel 1954 e conclusa nel 1962 contro il dominio coloniale francese.
In realtà il film si concentra su quella che è conosciuta come la battaglia di Algeri, durante il periodo 1954-1957. Due i protagonisti principali: Ali La Pointe, interpretato da Brahim Haggiag (attore analfabeta che non era mai stato al cinema prima di essere scelto per la parte, membro del Fronte Nazionale di Liberazione (FNL) e il comandante dei parà, il francese Colonnello Mathieu - interpretato da Jean Martin, unico attore professionista del cast, bandito dalla Francia per il suo sostegno alla lotta algerina.
Il film, Leone d'Oro a Venezia nel 1996, nominato per tre Oscar, venne proibito in Francia e Gran Bretagna fino al 1971, In Francia gli ex-coloni algerini e i membri dell'OAS (Organizzazione dell'Armata Segreta-organizzazione clandestina nata nel 1961, e composta da militari francesi favorevoli al mantenimento della colonia) si opposero violentemente al film.
Nel 1972 anche in Italia, a Roma, vi fu un episodio di intolleranza di una banda di fascisti che attaccarono il pubblico durante una proiezione, ferendo uno spettatore.

Un film impegnato, che nonostante alcuni limiti politici - come il non mostrare le fazioni avverse interne al FNL (che saranno poi fondamentali nel post-indipendenza), o non evidenziare l'effetto che la resistenza algerina ebbe sulle masse lavoratrici francesi (scioperi e proteste contro De Gaulle) o trascurare l'opposizione dei soldati di leva francese - rappresenta molto bene la lotta al colonialismo e il diritto legittimo a resistere all'occupazione.
In un passaggio un leader del FNL, parlando con La Pointe, avverte il giovane " che la lotta rivooluzionaria è ardua, ma vincere è il più difficile di tutti. E, solo dopo che abbiamo vinto iniziano le vere difficoltà".



L'Algeria, alla fine della lunga guerra di liberazione, durata dal 1954 al 1962, diventa indipendente il 5 luglio 1962. Ufficialmente morirono circa 200 mila persone, secondo altri dati si arrivò a sfiorare il milione. Subito a seguito dell'indipendenza scoppiarono dei conflitti in seno ai leader del FNL, che nonostante la nuova Costituzione del 1963 e il 3° Congresso del FNL dell'aprile 1964, portarono, il 19 luglio 1965 al colpo di stato di Houari Boumediane, che resterà alla guida del paese fino alla sua morte nel 1978.

Vai alla pagina delle mie recensioni di film e libri.

Nessun commento:

Posta un commento