lunedì 13 dicembre 2010

Popoli d'Africa: Tuareg

I Tuareg sono una popolazione nomade berbera del deserto del Sahara. Conosciuti anche come gli "uomini blu" (a causa del caratteristico copricapo indaco, che lascia il colore sulla pelle) secondo alcuni sono "gli ultimi uomini liberi" sebbene ancora oggi praticano forme di schiavismo.
Si stima che siano circa 5,2 milioni i tuareg, che vivono principalmente (vedi mappa) in Niger (1,7 milioni), in Mali (1,4 milioni), in Algeria (1 milione), in Burkina Faso (600 mila), in Libia ( 550 mila) e in Ciad.
Parlano la lingua tamahaq, un dialetto berbero.
Sono di religione islamica, ma nonostante questo, rispetto ad altre culture, le donne hanno maggiori libertà (ad esempio possono divorziare e mantenere il possesso della casa-tanda, non indossano il velo che copre la faccia contrariamente agli uomini).

Aristocratici e alteri, da sempre dominatori del deserto, allevano (in realtà lo fanno fare ai loro servi) dromedari e sono dediti al commercio transahariano (con le loro carovane) e un tempo alle razzie (erano i predoni del deserto).
Sottomessi nominalmente dai francesi nel '900, con la decolonizzazione furono frammentati in vari stati, la qual cosa generò attriti con i governi, in particolare in Niger e Mali.
Vivono in tende lussuose e si dividono in clan matrilineari. La loro società è molto gerarchizzata e si divide in caste (nobili, tributari o vassalli, servi e operai). I nobili costituiscono la classe più pura (i nobili uomini non possono sposare che donne nobili, mentre le donne nobili possono sposare uomini vassalli) e sono i grandi proprietari di greggi e cereali. I vassalli sono piccoli proprietari soggetti ai nobili. I servi sono di origine negroide e provengono da razzie che nel passato i tuareg compivano a danno di altre tribù. Gli operai sono infine tuareg di origini umili e sono gli unici che lavorano (fabbri, falegnami, orafi e altro) . Gli uomini indossano un copricapo-velo che lascia fuori solo gli occhi (indaco per i nobili, nero per gli altri) che non si tolgono mai, mentre le donne solo dei copricapi.
Nonostante alcune errate rappresentazioni sono monogami, bensì la religione islamica consetirebbe di avere più mogli.
Nella loro tradizione musicale vi sono un violino monocorde chiamato ahzqd e un piccolo tamburo chimato tende.
Hanno una grande conoscenza delle stelle.

Ecco una galleria fotografica sui tuareg.
Per un approfondimento sui tuareg vi rimando alla precisa scheda della Bradshaw Foundation.

Vi segnalo anche il libro Gente in cammino, di Malika Mokeddem, di cui avevo parlato in un post lo scorso settembre, oppure il film di Bernardo Bertolucci Il Tè nel deserto, su cui avevo postato lo scorso mese.