lunedì 4 aprile 2016

Popoli d'Africa: Baoulè

I Baoulè (o Baule o Bawule) sono un gruppo etnico di lingua Akan che vivono in Costa D'Avorio, oggi sono circa 3 milioni di persone (oltre il 20% della popolazione). Costituiscono uno dei sottogruppi della più ampia famiglia degli Akan.
Occupano una regione, composta da un territorio di savane e foreste, tra i fiumi Comoè e Bandama.
La leggenda nella tradizione orale del popolo Baulè, tramandata dai cantori, racconta che essi giunsero nell'attuale area nel XVII secolo in fuga dal Regno Ashanti (l'attuale Ghana) e guidati dalla regina Awura Pokou. Da questa migrazione, in qualche modo epica, in cui la regina fu costretta a sacrificare il proprio figlio, sembra derivi lo stesso nome del popolo, letteralmente "il bambino che morì". I baoulè furono poi tra i principali oppositori della colonizzazione francese.
Oltre ad essere produttivi agricoltori (a loro si deve il boom della produzione di cacao e caffè nel paese) e pescatori, sono abili artigiani ed in particolare lavorano il legno ricanvandone statue anche di dimensioni notevoli. La loro arte scultorea (diversa dagli altri popoli Akan) è riconosciuta tra le più raffinate dell'Africa Occidentale. Producono anche gioelli e monili, usando oro (elemento che accomuna tutti i popoli Akan), bronzo e avorio, per il loro ornamento. 
Ogni loro produzione è poi legata a particolari danze e cerimonie che accompagnano, ancora oggi, assieme alla musica, la loro vita. 
I baoulè sono grandi produttori e consumatori di Yam (igname), un tubero amidaceo del genere Discorea, che diversamente dalla più nota cassava, non contiene parti tossiche. In suo onore si tiene anche un festival annuale.
Vivono in villaggi compatti, in cui ogni compounds, di forma rettangolare, è destinato ad una famiglia. Ogni villaggio è autonomo ed indipendente ed è guidato da un consiglio di anziani. Da sempre avversi alle regole (tra di loro non si trovano infatti rituali di passaggio o di iniziazione legati all'età), sono stati più volte accusati di essere un popolo individualista e molto tollerante.
Hanno invece una complessa religione che riconosce nel Dio creatore Nyamien tutti i poteri sovranaturali. Circa la metà di loro sono comunque cristiani.

Di etnia Baoulè è stato il primo Presidente della Costa d'Avorio, Felix Houphouet Boigny, che ha guidato il paese per oltre 30 anni, dal 1960 al 1993 quando morì in carica. 

Ecco alcuni esempi di arte baoulè 
Un approfondimento dal blog Trip Down Memory 

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