mercoledì 8 febbraio 2012

Cinema: L'ultima alba

L'ultima alba (titolo originale Tears of Sun) è un film d'azione girato nel 2003 dal regista americano di colore Antoine Fuqua e che ha come protagonisti Bruce Willis a l'italiana Monica Bellucci. E' un film molto criticato e per lo più accompagnato da giudizi negativi, a volte perfino offensivi, per aver affrontato, secondo alcuni, in modo superficiale, banale e non veritiero, la drammatica realtà africana.
La storia è quella di un commando di forze speciali americane, capitanate dal tenente Waters (Bruce Willis nel film),  che, a seguito di un colpo di stato in Nigeria (in film è girato negli Stati Uniti e nelle isole Hawai), è chiamato a portare in salvo una cittadina americana,la dottoressa Lena Kendricks (Monica Bellucci), che opera in una missione. Il medico riuscirà a far disattendere al tenente ed ai suoi uomini gli ordini, mettendo in salvo sugli elicotteri malati, anziani e bambini, e avventurandosi in un difficile viaggio verso i confini del Camerun. Il gruppo dopo aver attraversato un villaggio nel mezzo di una pulizia etnica, scopre di essere stato tradito da uno degli stretti collaboratori della dottoressa e di essere braccati dall'esercito perchè sotto falso nome nel gruppo si nasconde un membro della famiglia presidenziale deposta e sterminata. I militari, gran parte pagando con la vita, riusciranno a portare il gruppo in salvo oltre il confine.



Raccontato, è un film d'azione, ricco di effetti speciali e centrato sulla figura del militare americano buono, che diventa un eroe perchè salva donne e bambini. Dicevemo un film stroncato dalla critica come banale, accusato di non avere nessun legame con la realtà.
Io consiglio comunque di vederlo, perchè spesso anche in questi film apparentemente superficiali, vi si possono intravedere chiavi di lettura diverse e che fanno riflettere. La storia regge ad un confronto della realtà. Durante le crisi "africane" non è stato infrequente vedere azioni di "recupero", spesso militari, del personale espatriato. Operazioni che erano coperte da segreto e che spesso non sono mai state nemmeno conosciute. Operazioni che non prevedevano una presa di posizione o l'ingaggio con gli eserciti locali, ma solo recupero ad ogni costo e senza contatto con le popolazioni locali che venivano, spesso cinicamente, abbandonate alla loro sorte.
Gli aspetti di pulizia etnica che si vedono nel film non hanno nulla di "irreale", anzi ad essere onesti quello che è accaduto in Sierra Leone, in Liberia, nella Repubblica Democratica del Congo o in Ruanda (per citare gli esempi più conosciuti) hanno superato, di molto, gli episodi già orribili descritti nel film.

Il film si chiude con una citazione da Edmund Burke, scritta in rosso su fondo nero, che dice" perchè il male trionfi e sufficiente che i buoni rinuncino all'azione".


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