lunedì 29 aprile 2013

Un'africana nera al governo in Italia

Per un blog che si occupa d'Africa, com'è Sancara, non può che far piacere la scelta del Primo Ministro Enrico Letta di chiamare tra i suoi 21 ministri anche una donna africana. Cecile Kyonge Kashetu, questo è il suo nome, è nata nel 1964 a Kambove nella famosa provincia mineraria (si estrae rame e cobalto) del Katanga in quella che oggi si chiama Repubblica Democratica del Congo (un tempo Zaire). La signora Kyonge si occuperà dello spinoso dell' integrazione. Il neo-ministro si è trasferita in Italia (è sposata con un italiano ed ha due figli) nel 1983 dove si è laureata in Medicina a Roma, con specializzazione in Oculistica a Modena. Vive a Castefranco Emilia nel modenese, dove da tempo è attiva nelle associazioni per i diritti umani e nel Partito Democratico (prima nei Democratici di Sinistra) dove è stata amministratore provinciale e responsabile regionale sui temi dell'immigrazione. Alle scorse elezioni è stata eletta alla Camera dei Deputati nelle file del Partito Democratico.

Naturalmente, nello stile della nostra povera Italia, la ministra è stata immediatamente attaccata da alcune forze politiche in quanto straniera (a scanso di equivoci è da tempo cittadina italiana). In realtà le straniere nel governo Letta sono due, poichè vi è anche la tedesca Josefa Idem, campionessa di canoa e neo-ministro alle Pari Opportunità e Sport. Allora il vero motivo per cui si attacca la signora Kyonge è il colore della sua pelle, nera. Quel colore che perfino la stampa più progressista italiana fa fatica a scrivere. Molti giornali, di carta e on-line, parlano di un "ministro di colore", come se dire nero fosse una offesa. 
Anche da queste cose scopriamo quanto gli italiani siano impreparati al mondo e alla sua diversità e di conseguenza, quanto siano necessarie scelte come quelle fatta dal governo.

Al ministro Kyonge auguriamo buon lavoro, con la doverosa precisazione che essere felici della sua nomina, non equivale a condividere la scelta politica in cui si è avviato il nostro Paese.

Il Katanga, è stato reso "famoso" dal tentativo di secessione che avvenne l'11 luglio 1960 (all'indomani dell'indipendenza dell'ex Congo belga) e che determinò una gravissima crisi internazionale chiamata appunto "crisi congolese". Tra le tante cose, la crisi congolese determinò l'assassinio del primo ministro congolese Patrice Lumumba (gennaio 1961), la morte dela Segretario Generale dell'ONU Dag Hammarskjold (settembre 1961) e l'avvento al potere di un delle peggiori anime nere dell'Africa, Mobutu Sese Seko.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo gli handicappati in carrozzella, ci mancava proprio una nanerottola negra del Congo a sporcare il nostro parlamento di mer... Questa è la fine dell'Italia. Non ho altri commenti da fare.

Gianfranco Della Valle ha detto...

Nemmeno io ho commenti da fare al tuo Purtroppo il Parlamento e' una varieta' del nomale, e la normalita' in Italia e' fatta anche di stupidita'', ignoranza, preconcetti, razzismo e arroganza. Tu ne sei l'esempio.

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