lunedì 14 gennaio 2013

Ippopotamo pigmeo, un piccolo in pericolo

foto dalla rete
L'ippopotamo pigmeo (Hexaprotodon liberiensis) è una delle due specie ancora esistenti di ippopotami (l'altra è quella dell'ippopotamo vero e proprio). Gli ippopotami, che un tempo (2-3 milioni di anni fa) vivevano anche in Asia ed Europa, sono oggi presenti solo nel continente africano. L'ippopotamo pigmeo, così chiamato per la sua stazza (raggiunge massimo gli 80 centimetri e pesa intorno ai 250 chilogrammi, dove l'ippopotamo vero e proprio può raggiungere il metro e 50 e pesare fino a 3 tonnellate), si differenzia anche per il suo habitat che è prevalentemente terricolo (mentre il suo grande fratello passa gran parte del tempo in acqua, da cui il nome "cavallo di fiume"). In definitiva si tratta di un ippopotamo in miniatura che fu descritto la prima vola nel 1844 da Morton e di cui ancora oggi non si conosce tutto (vive essenzialmente di notte).
l'habitat dell'ippopotamo pigmeo
Gli ultimi conteggi (stime risalenti agli inizi degli anni '90) hanno fanno ammontare a circa 3000 gli esemplari totali ancora liberi. Essi sono distribuiti in 4 paesi dell'Africa occidentale (che è sempre stato l'habitat naturale, e storico, di questo animale), ovvero, in ordine di presenze, in Sierra Leone, Guinea, Costa d'Avorio e Liberia. La sottospecie Hexaproton liberiensis heslopi era presente in Nigeria (nel Delta del Niger), ma oggi non risulta più esserci. L'IUCN (il massimo organismo mondiale che si occupa di conservazione animale) aveva inserito l'ippopotamo pigmeo nel 1986 nella lista rossa, classificandolo come vulnerabile (VU), al peggiorare della situazione, nel 2003, è stato classificato come a rischio estinzione (EN).

I motivi della riduzione del numero di ippopotami pigmei risiedono tutti nell'uomo. Da una parte la caccia e dall'altra la massiccia deforestazione, hanno ridotto (e continuano a farlo) l'habitaf naturale di questo ippopotamo in miniatura. Al tal fine l'ippopotamo pigmeo è stato inserito nell'Appendice 2 della convenzione internazionale CITES, che ne limita la caccia e il commercio.

Infine erano 303 gli ippopotami pigmei che vivevano in oltre 130 zoo (tra cui il bioparco di Roma)nel 2004 (con un raddoppio della popolazione rispetto al 1970).

Tra i parchi dell'Africa Occidentale dove è possibile vedere questi animali e di cui Sancara ha pubblicato un post, vi segnalo la Riserva dei Monti Nimba in Guinea.

Vai alla scheda nella lista rossa dell'IUCN
 La pagina di Arkive con le foto su questo ippopotamo

Vai alla pagina di Sancara sugli Animali d'Africa

Nessun commento:

Posta un commento