giovedì 1 gennaio 2015

1 gennaio 1956, il Sudan è indipendente

La storia del Sudan, sin dall'antichità, è stata caratterizzata dallo stretto legame, non sempre pacifico, con il vicino Egitto. I due paesi condividevano le rive del fiume su cui nacquero le più antiche e prospere civiltà dell'Africa: il Nilo. Le rivalità tra gli Egizi e i regni della Nubia (ovvero la parte bassa dell'odierno Egitto e la parte alta dell'odierno Sudan, sebbene i confini siano stati sempre molto fluttuabili) hanno per millenni accompagnato la storia di quell'angolo di terra. Allo stesso tempo, la Nubia (e quindi il Sudan) ha rappresentato l'anello di congiunzione tra le civiltà del Mediterraneo e l'Africa nera (più a sud della Nubia) . Fin dal III secolo il Cristianesimo aveva iniziato a penetrare nell'area, mentre dal 650 circa anche l'Islam iniziò a diffondersi. Questa coesistenza religiosa (pacifica fino al XIV secolo), la presenza di popolazioni di origine araba (a nord) e di popolazioni nere (a sud), assieme al legame con l'Egitto, sono le radici dell'odierno Sudan, nel bene e nel male.
Giungendo più vicini ai nostri giorni, l'Egitto fu inglobato all'interno dell'Impero Ottomano a partire dal 1500. Nel 1820 il Sudan cadde sotto il controllo dell'Egitto (la conquista fu portata a termine definitivamente nel 1861). Nel 1882, anche a seguito di alcune ribellioni, gli inglesi occuparano l'Egitto e il Sudan. Negli stessi anni, a partire dal 1881, si affermò nel Sudan Muhammad Ahmad (che assunse il nome di Mahdi e che riusci, nel 1885 a sconfiggere gli inglesi (che si ritirarono in Egitto) proclamando uno stato islamico che sopravvisse alla sua morte (avvenuta nel 1885 per tifo), grazie al movimeneto dei "mahdisti" che, nonostante la sconfitta patita dagli inglesi nel 1898 (che ripresero il controllo del paese) conservarono una grande influenza nella politica del Sudan, costituendo successivamente il partito Umma che governò in più occasioni il Sudan nel corso del XX secolo.
Dal 1899 prevalse un codominio anglo-egiziano sul Sudan (fino all'indipendenza dell'Egitto nel 1922), che di fatto impedì l'idea egiziana di unificare tutta la valle del Nilo. Nel 1924 si giunse perfino ad una divisione tra il Nord islamico e tra il Sud cristiano, innestando quel processo di rivalità -anche religiosa - che è poi sfociato in una lunghissima e sanguinosa guerra civile e nella secessione del Sud Sudan, avvenuta nel 2011.
Nel dopoguerra (1947) il paese tornò ad unificarsi e quando fu lanciato il processo di indipendenza, apparve chiara la scarsa rappresentanza del Sud del paese. L'indipendenza, fu proclamata nel dicembre 1955 e ottenuta il 1 gennaio 1956. Il Sudan fu quindi il primo stato sub-sahariano ad ottenere l'indipendenza. A guidare il paese, dal 1954 e fino al giugno 1956 fu Ismail al-Azhari, intellettuale mussulmano, che credeva fortemente nell'unione "dei paesi della Valle del Nilo" e che fu costretto a dichiarare, contro la propria volontà, l'indipendenza nel 1956.
Mentre si celebrava l'indipendenza del paese, scoppiava quella che è conosciuta come Prima Guerra Civile Sudanese (1955-1972), durata quasi vent'anni e che provocò oltre 500 mila morti.
In realtà il potere di al-Azhari fu instabile e durò poco. Il 5 giugno 1956 fu costretto alle dimissioni e venne sostituito da Abdullah Kahalil. Egli divenne un oppositore di Khalil e successivamente del governo militare di Ibrahim Abboud (1958-1964) salito al potere in seguito ad un golpe il 18 novembre 1958.
Quando il governo militare, alla fine del 1964,  fu costretto alle dimissioni dalle manifestazioni popolari, Ismail al-Azhari diventò presidente della Repubblica, cara che tenne, seppur spuntata nei reali poteri, fino al 25 maggio 1969, quando fu destituito da un golpe militare guidato da Gaafar Nimeiry.
Nimeiry proclamò una repubblica di stampo socialista (come avvenne per altre  nazioni africane in quel tempo) e nel 1972 siglò ad Addis Abeba gli accordi che posero fine alla prima guerra civile sudanese, concedendo una ampia autonomia
foto dalla rete
al sud del paese. Vi fu una relativa pace fino al 1983 (Seconda guerra civile sudanese, 1983-2005), quando motivi soprattutto economici e una nuova costituzione che proclamava lo Stato islamico causarono la ripresa delle ostilità tra il Sud e il governo centrale. Nel Sud nacque la SPLA (Sudan People's Liberation Army) che guidò la rivolta. Il 6 aprile 1985, un colpo di stato incruento, guidato dal Ministro della Difesa, il gen. Abd al-Rahman Sunwar al-Dhahab, destituì Nimery. Le elezioni del 1986 (le ultime democratiche) portarono alla presidenza Ahmed al-Mirghani , membro di una influente famiglia sunnita, laureato a Londra. Poco dopo fu chiamato a guidare il governo Sadiq al-Mahdi, leader del Partito Umma.

Tre anni dopo, il 30 giugno 1989, l'ennesimo colpo di stato, guidato dal colonnello Omar Hasan al-Bashir (che ancora oggi guida il paese). Da allora il paese è prima scivolato in una spirale di violenze ed integralismo (la guerra civile, la guerra del Darfur e l'ospitalità alla rete terroristica di Osama Bin Laden) ed infine, dopo gli accordi di pace del 2005, al faticoso percorso che ha visto la separazione del Sud del Paese nel nuovo stato nato il 9 luglio 2011, del Sudan del Sud. 

Per approfondire alcune questioni del Sudan:

-Sud Sudan in attesa del Referendum (29 ottobre 2010)
-Cosa succede ad Abyei (27 maggio 2011)
-Nasce un nuovo stato: il Sudan del Sud (9 luglio 2011)
-Sudan e Sud Sudan ancora ai ferri corti (24 aprile 2012)

Alcuni popoli del Sudan:
- Acholi
- Baggara
- Cunama
- Daasanach
- Dinka- Luo
- Nuba
- Nuer
- Shilluk
- Toposa

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