martedì 10 agosto 2010

La Venere Nera e Charles Taylor

In questi giorni si parla molto delle deposizioni di Naomi Campbell, la Venere Nera, e di Mia Farrow, attrice e ex-moglie di Woody Allen, in merito ai diamanti regalati dall'ex Presidente della Liberia, Charles Taylor durante un party a casa di Nelson Mandela nel 1997.
E' ovvio che della questione se ne occupano ampiamente i media perchè sono coinvolte due donne, che per diverse ragioni, interessano al grande pubblico. Si ha la sensazione che le deposizioni vengano trattate allo stesso modo del processo per Vallettopoli, con schermaglie sulle dichiarazioni, sulla ricostruzione dei fatti e sulla grandezza del diamante o dei diamanti donati.
Premesso che il racconto della Campbell appare evidentemente falso e che dei suoi amori, anche con i criminali, a molti interessa veramente poco, la questione è che il tribunale che le interroga non è una normale corte per crimini comuni, bensì il Tribunale Internazionale di Giustizia e in particolare la Corte Speciale per la Sierra Leone (istituita nel 2002) incaricata di giudicare Charles Taylor, e altri, per crimini contro l'umanità accaduti in Sierra Leone dal 1996.

Charles Taylor (nella foto) è stato Presidente della Liberia dal 2 agosto 1997 all'11 agosto 2003, dopo che dal dicembre 1989 ha lanciato una guerriglia (appoggiata dalla Libia) per il controllo delle risorse del Paese che è durata fino al 1996. Quando nel 1997 è stato eletto dai Liberiani il suo slogan elettorale fu "Ha ucciso mio padre, ha ucciso mia madre, però lo voto".

Dal marzo 1991 Taylor ha finanziato e codiretto la guerra civile in Sierra Leone (guidata dal RUF - Fronte Unito Rivoluzionario, capeggiato da Foday Sankoh, morto in carcere nel 2003) che ha devastato (in tutti i sensi) il Paese fino al 2002. Oltre 120 mila morti, centinai di migliaia di amputati (avete capito bene, uno delle missioni dei soldati bambini era amputare mani, braccia, piedi o gambe nei villaggi dove arrivavano, spesso ai propri parenti), oltre il 30% dei combattenti sono stati bambini sotto i 15 anni, oltre il 90% delle bambine catturate dai ribelli sono state violentate e spesso mutilate.
Tutto questo per il controllo delle ingenti risorse della Sierra Leone: diamanti, oro, bauxite e rutilio, ma anche caffè e cacao.
Sull'argomento consiglio di leggere il lavoro di Greg Campbell - "Diamanti di sangue" edito da Carocci nel 2003.


Il 7 marzo 2003 (quindi molto tardi, per le solite responsabilità della comunità internazionale) Charles Taylor viene ufficialmente accusato, assieme ad altri, di crimini contro l'umanità, di assassinio, di stupro, di aver arruolato bambini soldati, di atti di terrorismo e delle mutilazioni in Sierra Leone. Taylor sarà deposto nell'agosto 2003 e si rifugerà in Nigeria. Nel novembre 2003 l'amministrazione USA metterà una taglia di 2 milioni di dollari sulla sua cattura. Solo a partire dal marzo 2006 - la situazione cambia. La Nigeria concede l'estradizione (pur in assenza di accordi specifici con la Liberia) e Taylor fugge, ma viene catturato alla frontiere con il Camerun in un'auto piena di contanti e eroina. Dal 20 giugno 2006 è detenuto all'Aia (sede del Tribunale Internazionale) dove è in corso il processo.

Il 27 settembre 1997 - quando Taylor è già presidente della Liberia e la guerra in Sierra Leone impazza da quasi un decennio - si svolge il party a casa Mandela dove avvengono i fatti che oggi sono all'attenzione della Corte per la Sierra Leone.
Non è quindi privo di significati capire cosa accadde con esattezza.

Vi è però un altro filone di indagine, giornalistica sopratttutto, per ora poco esplorato.
Cosa ci faceva il criminale Charles Taylor alla corte del Premio Nobel per la Pace, Nelson Mandela?
Il mondo intero sapeva che era un criminale (già dal 1984 al 1985 Taylor fu detenuto negli USA, da dove evase, per assassinio e appopriazione di soldi pubblici , e lo stesso slogan della sua campagna elettorale ammetteva le sue colpe), perchè era a quella cena (unico capo di stato, oltre a Mandela).
Interessanti sono le dichiarazioni di Graca Machel (vedova dell'ex Presidente del Mozambico, Samora Machel, il cui aereo fu abbattuto dai Sudafricani nel 1986) e che nel 1998 diventerà moglie di Mandela, la quale invitò qualche ospite a non farsi fotografare con Taylor.


Stiamo parlando di queste cose e di altre ancora più gravi. Il mondo deve giustizia ai sierraleonesi, incolpevoli di vivere in un'area ricca di risorse che non vedranno mai. Lo si deve a ragazzi e ragazze la cui vita è stata spezzata, per sempre. Lo si deve a tutti quelli che oggi sono senza mani, senza braccia o senza gambe solo per aver incrociato nella loro vita dei macellai.

Aggiungo, questo breve spezzone tratto dallla trasmissione televisina RAI "C'era una volta", di Silvestro Montanaro, relativa alla puntata chiamata "Ombre Africane", che parla appunto di Charles Taylor.




1 commento:

fatacarabina ha detto...

ciao, molto interessante :)
grazie

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