giovedì 10 maggio 2012

10 maggio 1994, Nelson Mandela è Presidente del Sudafrica

Tra il 25 e il 27 aprile 1994 si tennero in Sudafrica le prime elezioni multirazziali della sua storia. Dopo 350 anni di dominio dei bianchi sui neri, dopo quasi 50 anni di segregazione razziale e di violenze contro la maggioranza nera (nel 1994 in Sudafrica vi erano circa 30 milioni di neri e 5 milioni di bianchi) il partito che aveva guidato la lotta contro l'apartheid, l'African National Congress (ANC), guidato da Nelson Mandela si apprestava a stravincere le elezioni ed a governare il paese.
Nelson Mandela - storico leader - era stato liberato, dopo quasi 27 anni di prigionia, l'11 febbraio 1990 a seguito degli accordi che portarono alla fine del regime dell'apartheid. 
Furono quasi 20 milioni i Sudafricani che si recarono al voto, la stragrande maggioranza di loro per la prima volta.
Con il 62,6% dei consensi (252 su 400 seggi all'Assemblea Nazionale e 60 su 90 seggi al Senato) l'ANC conquista la maggioranza assoluta dei seggi e può finalmente governare il paese. Il Partito "dei bianchi", il National Party guidato da Frederik de Klerk (che assieme a Nelson Mandela vinse il Premio Nobel per la Pace nel 1993 per i negoziati che portarono agli accordi di pace e alla fine dell'apartheid) ottenne 82 seggi su 400 (con poco più del 20% dei voti), Infine, l'Inkhata Freedom Party, il partito dell'etnia Zulu, ottenne 43 su 400 seggi e il 10,5% dei voti.

Il 10 maggio 1994 il Parlamento votò la nomina di Nelson Mandela a Presidente del Sudafrica.  
A 76 anni, dopo aver passato quasi 27 anni in carcere, Mandela da straordinario leader qual'era (ed è) si fece carico della difficile - e per certi versi ancora in corso - transizione del Sudafrica. Il suo primo atto fu quello di chiamare alla vice-presidenza il leader del "partito dei bianchi" (National Party), quel Frederick de Klerk che con lui aveva condiviso la fine dell'apartheid e di dichiarare con grande enfasi che il Sudafrica era la nazione dei neri, dei bianchi, degli indiani e dei "coloured". Un segnale che mise a freno tutte le aspettative di rivincita, quando non di vendetta. Nel corso del sua mandato seppe mantenere unito il paese, creare i presupposti per una crescita straordinaria ed essere un leader africano di grande prestigio e autorevolezza.
E come i grandi che si rispettano, Mandela alla fine del mandato nel 1999, non si ricandidò.
Mandela si sposò, per la terza volta, nel corso del suo mandato presidenziale. Lo fece il giorno del suo ottantesimo compleanno, il 18 aprile 1998, sposando Graca Simbine Machel. La Machel, ex Ministro e poi moglie del primo presidente del Mozambico, Samora Machel, morto nel 1986 in un incidente aereo (le cui responsabilità sono sempre ricadute sul governo segregazionista del Sudafrica) divenne così la prima, e unica, donna al mondo ad essere stata la First Lady di due paesi: il Mozambico e il Sudafrica.


Ecco il discorso di Mandela del 9 maggio 1994 che inaugurava il nuovo Parlamento.


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