mercoledì 13 luglio 2011

Bark Cloth, una tecnica tessile dall'Uganda

Bark Cloth (o Barkcloth), e' una tecnica tessile che un tempo era comune in Africa oltre che in alcune aree dell'Asia e dell'Oceania e che oggi è ancora praticata in particolare tra i Baganda dell'Uganda.
Il tessuto che si ricavava, di rara bellezza e finezza, colorato e decorato, serviva alla famiglia reale del regno di Buganda e veniva usato tradizionalmente nelle importanti cerimonie quali le incoronazioni, i matrimoni e le cerimonie funebri.
Il tessuto è ricavato dalle fibre di alcune piante della famiglia delle Moraceae, tra cui la Broussonetia papyrifera, la Artocarpus altilis (albero del pane) e il Ficus.
In Uganda viene in modo particolare usata la corteccia dell'albero Ficus natalensis, che in loco viene chiamato Mutuba.
Il tessuto si ottiene battendo delicatamente la corteccia (bark, in inglese) fino a farla diventare sottile ed elastica. Da una corteccia di 75x150 centimetri, si ottiene un tessuto grande fino a 400x180. L'albero decorticato, viene ricoperto con grandi foglie di banano in modo da consentire la ricrescita della corteggia. Un albero nel corso della sua esistenza (40 anni) può arrivare a produrre fino a 400 metri quadrati di stoffa.
Al fine di salvaguardare questa tecnica (secondo alcuni studi risalente ad epoca preistorica), praticata dai Baganda almeno dal XIII secolo, che rischiava di andar perduta, a seguito dell'introduzione del cotone a partire dal XIX secolo, l'UNESCO nel novembre 2005 la iscrive tra i Patrimoni immateriali dell'Umanità.




Tra le azioni per la salvaguardia che l'UNESCO ha messo in campo in questi anni, vi è la formazione, soprattutto dei giovani artigiani (la tecnica storicamente veniva tramandata di generazione in generazione), la promozione della cultura del barkcloth e la sua diffusione anche fuori dall'Uganda e una serie di interventi per favorire il mercato e rendere quindi remunerativo il lavoro artigianale.


Ecco un blog per parla dell'arte del barkcloth ugandese.

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